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Waterless beauty cosa significa

Waterless Beauty cosa significa?
Cerchiamo di analizzare insieme uno dei trend più importanti della scena skincare degli ultimi anni.

Waterless Beauty cosa significa?

Cosmetici anidri

Una volta si diceva bellezza acqua e sapone, ora la bellezza è diventata waterless.

Il concetto di “cosmesi water free”, manco a dirlo, ha avuto origine in Corea del Sud e sta diventando sempre più popolare anche in occidente.

Si tratta di una skincare basata su tutti quei prodotti di nuova generazione che prevedono un utilizzo di acqua pari a zero o minimo all’interno della propria formulazione e nel processo produttivo: unguenti detergenti, polveri, oli concentrati, sieri pressati e burri per il corpo.

Quando abbiamo pensato alle nostre maschere Allevia abbiamo pensato proprio a questo:
un prodotto anidro, che non prevede utilizzo di acqua nel processo produttivo e che non richiede risciacquo.

Waterless Beauty scelta sostenibile o trend di mercato?

Il consumatore del beauty è bombardato da claim green e spesso non è semplice capirne il reale significato.
Per capire qual é davvero l’impatto della cosmesi waterless, tentiamo capire le implicazioni dietro l’utilizzo dell’acqua nei cosmetici.

Quanta acqua si utilizza nei cosmetici

Prova a guardare i prodotti che utilizzi abitualmente, saponi shampoo creme viso sotto una nuova prospettiva: l’INCI.
Ovvero la lista degli ingredienti che compongono il tuo amato shampoo o la crema viso di cui proprio non puoi fare a meno.

A questo punto, a meno che tu non sia già un’icona della sostenibilità in stile Greta Thunberg,  dovresti aver fatto una scoperta importante:

l’acqua (AQUA) è la prima della lista in gran parte dei tuoi cosmetici…ergo è l’ingrediente principale.

Questa scoperta è confermata dai dati: in media i prodotti di bellezza immessi sul mercato contengono dal 60% al 95% di acqua.

L’acqua è uno dei componenti principali di circa l’83% di tutti i cosmetici**  e si usa principalmente per la sua funzione solvente.

*Fonte dati: Univar Solutions
**Percentuale stabilita da 50.000 prodotti dell’App Inci Beauty

waterless beauty cosa significa

Capire l’impatto di un prodotto cosmetico sul consumo di acqua non è così semplice, dobbiamo tenere in conto diversi fattori:

Cosmetico waterbased
Cosmetico Anidro

L’acqua utilizzata nel processo produttivo

Si tratta quindi solo dell’acqua contenuta nel prodotto in sé? 
Non saremmo qui a discuterne se fosse così semplice.

Si tratta del volume totale di acqua dolce utilizzata nell’intero ciclo produttivo, considerando l’intera filiera che va dalle materie prime alla distribuzione.

Pensa all’acqua utilizzata per coltivare le piante da cui si estraggono i principi funzionali di origine vegetale, si tratta di uno dei fattori di maggiore impatto. L’agricoltura è responsabile del 70% circa del consumo delle risorse idriche globali.

L’acqua impiegata nel processo produttivo vero e proprio non è solo quella che finisce nel prodotto:
Per la produzione di 200 ml di shampoo, occorrono circa 9 litri nelle fasi di produzione.
L’acqua aumenta il volume delle confezioni andando ad incidere sul costo ambientale degli imballaggi e del trasporto.

rinse responsible

L’acqua utilizzata dai consumatori

Quello che stiamo per dirti non ti piacerà: sei responsabile della maggior parte dello spreco di acqua connesso all’utilizzo dei cosmetici.
Un flacone di shampoo da un litro porta ad un utilizzo medio di circa 800 lt d’acqua* per il risciacquo.
*fonte FNCF ( Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici)

L’inquinamento delle acque post utilizzo

Dove finisce l’acqua con la quale ti sei risciacquata?
Ovviamente torna nell’ambiente portandosi dietro tutte le sostanze contenute nel prodotto. Spesso con esiti disastrosi per l’ambiente,
Sicuramente hai sentito parlare di microplastiche o delle sostanze contenute nei  prodotti solari. Questi sono solo due esempi dell’impatto negativo del settore cosmetico sull’acqua.

Waterless Beauty cosa significa? Facciamo il punto.

Waterless beauty Allevia mask

I rapporti delle Nazioni Unite ci mettono di fronte all’evidenza che entro il 2050 le conseguenze della carenza idrica coinvolgeranno circa 5 miliardi di persone.

Questo dato basta a farci capire che la waterless beauty è molto più di una delle solite tendenze che il settore della cosmesi vede avvicendarsi ogni anno.
Si tratta di un nuovo concetto di skincare che può davvero rivoluzionare il modo che abbiamo di prenderci cura della nostra pelle e l’impatto dell’intera beauty industry sulla salute del pianeta.

Come consumatore con le tue scelte puoi condizionare il mercato e indirizzare le aziende in una nuova direzione:
Prodotti anidri (formulati senza acqua), prodotti che non richiedono risciacquo e prodotti che contengono sostanze coltivate con metodi innovativi (biotecnologici) e che utilizzano tecniche di produzione più efficienti.
Come consumatore puoi fare la tua parte facendo un uso responsabile dell’acqua.

#rinseresponsible

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