Perché è importante conoscere i fattori di stress della pelle?
Quando la nostra pelle non è in salute e presenta fastidiosi inestetismi inevitabilmente cambia la percezione che abbiamo di noi stessi, andando ad aumentare il nostro stress psicologico in una sorta di circolo vizioso.
Nell’articolo precedente abbiamo visto quali sono i principali segni dello stress psicologico sulla pelle e quali sono i processi fisiologici alla base delle reazioni negative della pelle ai nostri stati di sofferenza psicofisica.
In questo nuovo articolo ci concentreremo invece sui diversi tipi di stress a cui la nostra pelle può essere sottoposta.
Questa analisi ci aiuterà a capire quali sono i fattori su cui possiamo intervenire e quali condizioni invece richiedono da parte nostra un processo di consapevolezza e adattamento.
Imparando a conoscere meglio la nostra pelle possiamo accettare noi stessi un po’ di più e sentirci sicuramente meno stressati.
Love the skin you’re in!
Quali sono i principali fattori di stress della pelle
I fattori psicologici non sono quindi gli unici a sottoporre la nostra pelle ad uno stato di stress.
La prima macro distinzione è tra fattori interni (endogeni) e fattori esterni (esogeni).
I fattori endogeni sono quelli che fanno parte di noi, scritti nel nostro DNA e corrispondono processi naturali, mentre quelli endogeni sono dovuti all’ambiente e alle nostre abitudini.
Se per i fattori genetici la consapevolezza spesso deve tradursi in accettazione, per i fattori esogeni il nostro ruolo può essere sicuramente più proattivo e deve concentrarsi sulla prevenzione e sulla riduzione dei rischi.
Fattori di stress della pelle endogeni
FATTORI GENETICI
Il nostro patrimonio genetico (quello che ci rende unici e speciali) determina anche il nostro tipo di pelle, secca, grassa, normale o mista.
Tenerlo a mente ci permette di capire che per quanti sforzi possiamo fare alcune condizioni di base della nostra pelle non possono cambiare completamente.
INVECCHIAMENTO BIOLOGICO
L’invecchiamento naturale è determinato dalla nostra genetica.
In questo processo la nostra pelle subisce inevitabilmente dei cambiamenti.
Il nostro processo di rigenerazione cellulare diventa meno efficiente e le nostre ghiandole sebacee e sudoripare sono meno produttive.
Il nostro tessuto connettivo e le nostre fibre elastiche degenerano progressivamente e la nostra pelle risulta meno compatta e i nostri tessuti più cedevoli.
Riconoscere il nostro invecchiamento biologico è importante per accettarlo e per adeguare la nostra routine di skincare alle esigenze di una pelle matura che perde più facilmente il suo grado di idratazione ottimale.
CAMBIAMENTI ORMONALI
I cambiamenti che coinvolgono gli i livelli ormonali possono avere un grosso impatto sulle condizioni della nostra pelle in diverse fasi della nostra vita.
- Pubertà: gli ormoni possono scatenare l’acne.
- Gravidanza: gli ormoni possono scatenare un aumento di produzione della melanina che è all’origine del melasma, una forma di iperpigmentazione.
- Menopausa : la diminuzione degli estrogeni determina uno squilibrio dell’idratazione della pelle causando atrofia cutanea.
Il nostro corpo subisce dei cambiamenti in conseguenza dei quali subiamo sicuramente dei fastidi. Ma sono anche tappe di un processo evolutivo che ci fa raggiungere nuova consapevolezza e nuovi obiettivi di vita.
Quello che possiamo fare in questi casi è adeguare la nostra routine di cura della pelle e rinnovarla per affrontare al meglio questi cambiamenti.
MALATTIE
Alcune malattie come diabete e malattie renali possono influire sulle condizioni della pelle causando vere e proprie alterazioni strutturali.
In questo caso il nostro primo pensiero deve essere quello di prenderci cura di noi stessi con tutte le energie possibili e fare affidamento, anche per le condizioni della nostra pelle, su un aiuto specialistico.
Fattori di stress della pelle esogeni
I fattori esterni al nostro corpo raggruppati in questa categoria possono essere ulteriormente distinti in due gruppi: quelli dovuti alle condizioni ambientali e quelli causati dai nostri comportamenti.
FATTORI CLIMATICI E AMBIENTALI
La luce solare
Quello della luce solare è un tema che a causa degli effetti negativi dei cambiamenti climatici sta diventando sempre più cruciale per la salute della nostra pelle.
- Come ormai tutti sappiamo l’esposizione prolungata al sole scatena la formazione dei radicali liberi.
- I raggi del sole sono responsabili diversi danni alla nostra pelle come scottature ed eritemi e di danni profondi il cancro alla pelle.
- Possono accelerare il processo di invecchiamento cutaneo (fotoinvecchiamento) e contribuire sviluppare macchie dell’età (conosciute anche come macchie solari) e melasma.
In questo caso la costanza è fondamentale e nella nostra routine, anche in quella invernale, non deve mancare una protezione solare efficace
Temperatura
Gli sbalzi bruschi di temperatura e le temperature estreme innescano una serie di processi per regolare la nostra temperatura interna che sottopongono il nostro organismo ad un forte stress.
Questo vale anche per la nostra pelle.
La nostra pelle reagisce al freddo restringendo i vasi sanguigni. Diminuisce così l’afflusso di sangue alla cute, che tende a seccarsi e a produrre meno sebo.
Risultato: il film idrolipidico si assottiglia e la pelle tende a seccarsi.
Quando trascorriamo troppo tempo in una ambiente chiuso e poco umido la pelle si disidrata e diventa più sensibile.
Per limitare i danni dovuti agli sbalzi di temperatura è essenziale proteggere la pelle con dei prodotti emollienti ed idratanti, così come ridurre alcune abitudini come l’uso di acqua calda per la detersione.
AGENTI CHIMICI
Prodotti troppo aggressivi
Un prodotto cosmetico viene considerato aggressivo quando non preserva il pH naturale della pelle, che è compreso fra 4.7 e 5.75. Quando utilizziamo un prodotto troppo aggressivo, con un pH alcalino la barriera cutanea della nostra pelle viene danneggiata e può disidratarsi e diventare sensibile o in alcuni casi ipersensibile.
Una pelle ipersensibile è una elle particolarmente fragile e soggetta ad infezioni cutanee e alla riacutizzazione delle patologie preesistenti come Dermatite Atopica o la Rosacea.
Oltre a scegliere bene i prodotti prediligendo quelli privi di tensioattivi aggressivi, prima di affrontare trattamenti come il peeling chimico è bene chiedere il parere di un dermatologo.
Inquinamento ambientale
Conosciamo bene gli effetti dell’inquinamento atmosferico sull’apparato respiratorio, ma spesso ignoriamo che l’organo più esposto agli effetti dell’aria inquinata è proprio la nostra pelle.
Su tutte le zone esposte, in particolare su mani e viso, si depositano sostanze come ozono, zolfo, piombo e ossido di azoto che formano una patina che ostruisce i pori. Questo limita la fuoriuscita del sebo e riduce l’ossigenazione della pelle.
La diminuita ossigenazione si riflette in una diminuzione della produzione di elastina e collagene, fondamentali per il rinnovamento cellulare. Per questo si verifica un’accelerazione del processo di invecchiamento cutaneo, che si manifesta attraverso la comparsa di rughe, la riduzione del tono cellulare e dell’elasticità.
Il tema del rapporto inquinamento e pelle merita un approfondimento che affronteremo in un nuovo articolo.
A contrasto di questo fattore gioca un ruolo cruciale la pulizia del viso per rimuovere sporco e impurità formate dall’accumulo di particelle inquinanti. Possiamo ricorrere anche ad uno scrub o ad un trattamento esfoliante per ridurre la comparsa di punti neri e per rimuovere le cellule morte e ritrovare un colorito più luminoso. Anche la protezione è fondamentale attraverso l’uso di creme protettive e prodotti cosmetici minerali.
ABITUDINI E STILI DI VITA
In questa categoria sono le nostre scelte a fare la differenza e modificando alcune cattive abitudini possiamo fare molto, soprattutto per non causare ulteriore stress alla nostra pelle.
Lavaggi troppo frequenti
La detersione troppo frequente, prolungata o con acqua troppo calda può determinare una perdita dei fattori idratanti della nostra pelle, causando disidratazione e ruvidezza.
Alimentazione
Non c’è skincare routine che possa essere efficace se alla base non c’è una corretta idratazione dell’organismo e un’alimentazione sana.
Quindi beviamo molto, anche nelle stagioni fredde, e prediligere cibi ricchi di vitamine, antiossidanti e grassi insaturi sono best practices da non trascurare se si desidera una pelle in salute.
Alcolici e fumo di sigaretta
L’eccesso di alcol con la sua azione diuretica può causare disidratazione e di conseguenza secchezza della pelle.
Un abuso frequente può causare carenza di micronutrienti essenziali per la elle come le vitamine.
Il fumo di sigaretta è una delle principali fonti di rilascio dei radicali liberi e contribuisce ad accelerare il processo di invecchiamento cutaneo.
Riduce la circolazione sanguigna determinando una cattiva ossigenazione della pelle e privandola di importanti sostanze nutritive, come la vitamina A e riduce l’elasticità della pelle danneggiando collagene ed elastina.
STRESS PSICOFISICO
Chiudiamo il cerchio rimandandovi all’articolo in cui abbiamo esaminato con quali meccanismi lo stress influisce sulla salute della nostra pelle.
Il peggioramento delle condizioni della nostra pelle spesso è fonte di ulteriore stress psicologico, innescando quello che all’inizio dell’articolo abbiamo definito circolo vizioso.
Come se ne esce?
Il primo step è la consapevolezza che alcune condizioni della nostra pelle non sono sotto il nostro completo controllo e che possiamo prendere in mano la situazione compiendo delle scelte di benessere e mettendo noi e la nostra salute fisica e mentale al primo posto.
Una routine di bellezza davvero efficace combina la scelta dei prodotti ottimali ad una buona disposizione mentale.
Conoscere la propria pelle è il primo step per imparare ad amarla e prendersene cura.
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